Zecchini e l’erba del diavolo

IL 7 dicembre è uscito il racconto “Zecchini e l’erba del diavolo”….

Un racconto che non avrebbe mai dovuto vedere la luce. È solo il risultato dell’essere fecondi! Il manoscritto di “Giallo valzer – Milano/Vienna 1853” era pronto e mi sarebbe piaciuto farlo uscire a dicembre 2019; ma l’Editore ha escluso la sua pubblicazione nello stesso anno di “Giallo erba – Milano 1843” presentato il 31 maggio al Negozio Guenzati di Milano. Subito dopo però ha aggiunto: “Allora scrivi un racconto breve, visto che sei prolifico!”

Quindi, come si dice: me la sono andata a cercare! È stato un piacere, però, perché mi ha dato la possibilità di nuove ricerche, di risentire persone a me care come Edo Bossi, Alessio Battistini e Giulio Alberoni.

L’azione si svolge nell’anno precedente alle grandi rivoluzioni europee del 1848, a Milano, dove si diffonde, anonimo, il libretto “L’Austria e la Lombardia”, scritto da Cesare Correnti. Non c’era però in corso alcun preparativo per quelle che poi divennero famose come le “Cinque giornate di Milano”; la scintilla, come ben sappiamo, fu la rivoluzione francese del ’48.

Faccio pubblica confessione d’aver rubato alcune descrizioni della Milano di quel tempo al pitto-re russo Vladimir Jakovlev, in visita alla città pochi mesi prima dello scoppio della rivoluzione.

Per quell’uomo, la cui professione era dipingere la bellezza dei paesaggi, la pianura milanese fu inizialmente una cocente delusione. Dopo aver visitato città ricche di arte e di storia come Firen-ze o Roma, Milano non era fatta per affascinarlo subito. Il paesaggio gli apparve triste e monotono; mancava la vista della città grandiosa. Nel suo vagare giunse però in prossimità delle Colonne di San Lorenzo e allora fu sedotto. Si rese conto che anziché ostentare la sua bellezza affascinando il visitatore fin dall’inizio, la capitale meneghina si scopriva a poco a poco, pian piano, allora come oggi. In maggio fu anche pubblicato un libretto che parlava di…. Per conoscerne l’argomento, però, si deve leggere il racconto!

Puoi leggere il racconto inquadrando il QR code qui riprodotto e scaricandolo dal sito dell’Editore Leucotea. Ma ti devi affrettare… non sarà per sempre scaricabile!

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